SAN GIOVANNIA A PIRO

martedì 28 gennaio 2020

PIZZA ALLA CILENTANA.. OPPURE ALLA MARINARA....

La ricetta di questo tipo di pizza risale al tempo degli antichi romani. La pizza cilentana si differenzia dalla pizza classica napoletana in quanto viene realizzata con l’impasto per fare il pane, poi viene infornata nelle teglie. Questo tipo di pizza differisce anche per il condimento che in genere è la salsa di pomodoro già cotta con sopra formaggio di capra al posto della mozzarella di bufala. Infatti, in queste terre, nel passato, il formaggio veniva più usato della mozzarella, in quanto è più facilmente conservabile.😊 Ingredienti 350 g farina semola di grano duro 350 g farina tipo 0 500 g di acqua 20 g di sale 1 g di lievito di birra 200 g di Alici di Menaica 250 g di pomodorini aglio capperi olive nere olio Extra vergine delo cilento origano basilico Preparazione Predisponete gli ingredienti per l’impasto sul piano di lavoro. Incorporate l’acqua alla farina, poi il lievito e il sale. Lavorate il composto fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Lasciate lievitare per 24 ore Passato il tempo, riprendete l’impasto e dividetelo in panetti da circa 250 g ciascuno; poi riponeteli e lasciate lievitare ad una temperatura 20° ancora per 8 ore. Completato il periodo di lievitazione, disponete i panetti sul piano di lavoro, stendeteli per ottenere il disco della pizza e farcite con gli ingredienti,tranne le alici da aggiungere in uscita. Infornate per 2 minuti circa nel forno a legna ad una temperatura di 350° UN ALTRA VERSIONE DELLA PIZZA CILENTANA Ingredienti per 5 persone Un 250cl d’acqua, 500 GR FARINA DI farina per pizza, 25 grammi di sale, cacio ricotta stagionato, pomodoro cotto,olio extra vergine d'oliva del cilento,basilico.lievito naturale. Preparazione Per preparare questa antica pizza cilentana, dovete partire la sera precedente. Prendete il lievito madre, ed eliminate la crosticina. Fatelo poi sciogliere con acqua tiepida. Aggiungete dopo la farina, fino ad ottenere un impasto molliccio, deve essere quasi appiccicoso. Fate riposare questo impasto per 12 ore. Il mattino dopo, lievitato l’impasto, rompetelo e aggiungete altra farina, l’acqua e il sale. Lavorate la pasta e formate dei panetti DA 250 GR.L'UNO, dopo di che lasciateli riposare per circa un quarto d’ora. Stendete poi i panetti con le mani, e conditeli con il pomodoro cotto, che avrete cucinato prima per circa un’oretta con olio e basilico e fatto raffreddare. Infornate le pizze per circa 4-5 minuti, in forno a temperatura alta. All’uscita cospargere con tantissimo cacio ricotta cilentano.

CIOLANDREA ..FINESTRA SULLE 4 REGIONI....

Pianoro di Ciolandrea, nel Comune di San Giovanni a Piro. Un luogo di straordinaria bellezza, a picco sul golfo di Policastro, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ferdinando Palazzo, in collaborazione con l’Ente Parco, è riuscita a trasformare una vecchia struttura utilizzata per il tiro a piattello, in una meravigliosa terrazza a picco sul mare. Il panorama è mozzafiato: il golfo di Policastro, il Cristo di Maratea, parte della costa calabra e, nelle giornate più terse, anche le isole Eolie. Alle spalle, invece, l’imponente massiccio del monte Bulgheria. «E’ sicuramente uno dei luoghi più belli e romantici d’Italia – ha spiegato con orgoglio il sindaco Palazzo – siamo riusciti a trasformare un’area abbandonata in un luogo magico, che ispira l’animo ad agire per la tutela dell’ambiente e della nostra terra e accompagna il nostro spirito verso l’ infinito. Speriamo possa questo luogo darci la possibilità di pensare oltre i nostri confini mentali ed aprire la nostra mente a nuove suggestioni e a nuove emozioni».

domenica 26 gennaio 2020

PARMIGIANA DI MELENZANE ALLA CILENTANA

La parmigiana è la ricetta di un piatto comune un po in tutto il meridione d’Italia. La versione Cilentana, si differenzia da quella napoletana che non prevede le melanzane ripassate in farina e uova,(c'e chi mette a ogni strato del pane grattugiato) La parmigiana cilentana viene considerato un contorno, ma dato la sua consistenza può essere considerata anche come secondo o piatto unico. Le melanzane indorate e fritte poi condite con il sugo di pomodoro ricco di basilico, farcite con tanta mozzarella sono un vera leccornia! 1kg di melanzane lunghe 1 bottiglia di passata di pomodoro basilico olio extravergine d’oliva del cilento mozzarella formaggio caprino grattugiato q.b. sale Tempo di preparazione 2 ore. PREPARAZIONE: Sbucciare le melanzane,tagliarle a fettine sottili e metterle sotto sale per un paio d’ore, in modo tale che perdano il sapore amaro che le caratterizza. Passato questo tempo, premere le fettine in modo che fuoriesca l’acqua e friggerle in abbondante olio di oliva del cilento..... Intanto preparare il sugo e iniziare a tagliare a pezzetti la mozzarella. A questo punto le melanzane sono pronte per essere sistemate in strati all’interno di una pirofila. Ad ogni strato di melanzane,se ne consigliano almeno quattro,(poi fate a vostro piacimento)aggiungere al di sopra sugo e mozzarella, e il formaggio caprino, e qualche foglia di basilico sminuzzata.tranne sull’ultimo strato a cui va aggiunto soltanto sugo e il formaggio caprino q.b...... A questo punto infornare per una mezzora per l’ultima cottura…Buon Appetito !

LAGANE & CECI DEL CILENTO

Lagane e Ceci del Cilento (lagani & ciciari) Tempo di preparazione: 70 min. Per 4 persone. Ingredienti: 200 g di farina di semola(oppure solo il totale di farina integrale) 300 g di farina integrale 300 g di ceci secchi (di cicerale) qualche pomodorino olio Extravergine del Cilento acqua tiepida 1 spicchio d'aglio 1 cipolla di Vatolla, sedano, alloro, peperoncino (a piacimento), sale.. Preparazione: 1. Mettete i ceci secchi in ammollo in acqua fredda per un giorno intero. 2. Scolate poi i ceci e metteteli a bollire in acqua abbondante per almeno un paio di ore in una pentola insieme a una cipolla, del sedano, l'alloro e un pizzico di sale. 3. Impastate in un recipiente o su una spianatoia le far ine, un pizzico di sale e l'acqua tiepida fino ad ottenere un composto omogeneo. 4. Lasciatelo riposare coperto da un panno per circa mezz'ora. 5. Tirate la sfoglia con una macchina per la sfoglia o con il tradizionale matterello e con una rotella tagliate le striscioline di pasta (spesse un paio di millimetri e più larghe delle comuni tagliatelle). 6. In una padella mettete a soffriggere nell'olio del Cilento uno spicchio di aglio intero. Aggiungete i pomodorini e lasciate cuocere qualche minuto. Dopodiché versate il tutto nella pentola con i ceci. 7. Mettete la pentola con i ceci sul fuoco e versate dentro le lagane quando l'acqua bolle. Aggiungete un pizzico di sale e fate cuocere per 6-7 minuti. 8. A cottura ultimata aggiungente l'olio del Cilento, il prezzemolo e il peperoncino, mescolate per bene il tutto e servite dopo aver fatto riposare le lagane e ceci un istante.

giovedì 23 gennaio 2020

ALICI M' BUTTUNATE ALLA ''CILENTANA''

Uno delle varietà di pesce presente nella dieta mediterranea, è l'alice...Si presta a tantissime preparazioni, sotto sale, marinate, fritte, a tortino e nella versione , M'BUTTUNATI ( imbottite, impanate e fritte). Naturalmente sono indicatissime in un antipasto, ma ottime anche come secondo piatto.... INGREDIENTI PER CIRCA 20 PEZZI: 40 ALICI PULITE E SPINATE 3 UOVA 2 CUCCHIAIO DI PANGRATTATO PREZZEMOLO(pitrosino) AGLIO TRITATO FARINA(OPPURE IMPANATE NEL PANGRATTATO) PECORINO(OPPURE FORMAGGIO CAPRINO) QUANTO BASTA... PER PRIMA COSA PULISCI LE ALICI, TOGLIENDO ANCHE LE SPINE... POI IN UNA TERRINA METTI LE UOVA,IL FORMAGGIO,IL SALE, IL PANGRATTATO, PREZZEMOLO L'AGLIO TRITATO,L'IMPASTO, SODO MA NON TROPPO,RIEMPI UN ALICE E POI COPRILA CON UN'ALTRA ECCO LE ALICI, VENGONO BUONE ANCHE CON LA PANATURA, MA PASSATELE NELLA FARINA E POI FRIGGITELE... IN ABBONDANTE OLIO...(CILENTANO) ECCO LE ALICI M'BUTTUNATE INFARINATE OPPURE IMPANATE ... A PIACIMENTO UNA SPRUZZATA DI LIMONE

lunedì 29 ottobre 2018

MORTADELLA RIPIENA ( MURTADELLA m'buttunata )

Ingredienti per 4 persone: 8- 10 fette di mortadella a fette un pò più spesse 2 uova 6-7 fette di pane bianco latte q.b. 100 gr di parmigiano grattugiato oppure formaggio di capra stagionato prezzemolo sale pepe olio di oliva del cilento passata di pomodoro 2-3 foglie di basilico aglio cipolla stuzzicadenti Ecco il passo passo degli involtini di mortadella: In una casseruola preparare un semplicissimo sugo con la salsa di pomodoro, l'olio di oliva del cilento e la cipolla,e il basilico, senza soffriggere nulla, regolare di sale e far cuocere per circa 20 minuti. Intanto preparare gli involtini...... Preparate il ripieno in una ciotola sminuzzando la mollica del pane bianco e aggiungendo un po di latte (meglio metterne poco per volta piuttosto che rischiare che il ripieno possa risultare troppo liquido)le uova, il sale, l'aglio e il prezzemolo tritato finemente il pepe, il parmigiano oppure il formaggio caprino Mescolate bene, poi allineate le fette di mortadella e mettete un cucchiaio di ripieno su ciascuna fetta .Richiudete con i stuzzicadenti ogni fetta a bauletto, o arrotolando semplicemente, e poggiatele man mano nella salsa di pomodoro,sempre a fiamma bassa, far cuocere Ancora per una 10 minuti e spegnere. Servire caldi. Se volete col sugo potete condire un buon piatto di ''Pasta '' e non potete immaginarvi che sapore e che profumo!

"Pasta e Fasuli" PASTA & FAGIOLI


"Pasta e fasuli", storia e ricetta del piatto tipico napoletano Pasta e fagioli. Quando nacque questo “magnifico” incontro? Circa 2000 anni fa. Si tratta, infatti, di una pietanza molto antica: all’epoca dei Romani, prima dell’arrivo della pasta secca, erano già presenti le zuppe di fagioli, cucinate con ortaggi e spezie, all’interno delle quali ci si inzuppava il pane. Proveniente dalle cucine dei braccianti e contadini, è un piatto economico e allo stesso tempo nutriente, ricco di carboidrati e proteine. A quei tempi questo legume era consumato abitualmente ma non veniva ritenuto un cibo prelibato. Virgilio lo chiamava “vilem phaseulum” perchè abbondante, non per pochi eletti, e per questo non degno di dare il proprio nome alle illustri famiglie (al contrario di altri legumi: Pisoni-piselli, Lentulo-lenticchie, Fabia-fava). Durante il Medioevo, la facilità della sua coltivazione e le notevoli proprietà nutritive lo resero un alimento del popolo e dei conventi: veniva utilizzato come ingrediente nelle zuppe o come contorno di carni con le quali veniva cotto. In Francia veniva chiamato “mongette”, in Italia “fasselo o fasolo” (da cui la variante dialettale napoletana “fasul”). Esistono diverse varianti regionali di questa pietanza, tanto è vero che non è possibile definire con certezza quale sia la sua origine, ma naturalmente, non poteva mancare la versione napoletana: si tratta, infatti, di uno dei primi piatti più amati dal popolo partenopeo. Una particolarità della versione napoletana è che la pasta viene cotta direttamente insieme ai legumi, invece di essere cotta a parte e poi aggiunta ai fagioli. Con questa preparazione tutto l’amido della pasta, che andrebbe invece perso scolando la pasta, viene conservato. Un’altra caratteristica della versione napoletana è che la pasta deve essere rigorosamente mista (a Napoli si chiama “la munuzzaglia)”, mentre il fagiolo deve essere quello bianco, ovvero il cannellino, che unito alla pasta crea un sugo più denso e cremoso ("azzeccato" in napoletano). A tal proposito, a fine cottura, è importante che la pasta riposi, nel piatto o nella pentola, per qualche minuto prima di essere mangiata. È chiaro dunque, che nella versione partenopea, questo piatto non deve essere assolutamente brodoso. Di pasta e fagioli ne esistono due versioni: c’è chi la preferisce bianca e chi con il pomodorino. Molto popolare, nella cucina napoletana, è anche l'aggiunta delle cotiche o delle cozze per rendere la pietanza più ricca. Che sia bianco, rosso, con le cotiche o con le cozze, si tratta di un piatto talmente buono che si usa mangiarlo anche freddo. Eduardo De Filippo in "Natale in Casa Cupiello" diceva: "Io lo so che quando si fanno i fagioli in casa mia si fanno che possono bastare per tre giorni, perché ci piace di mangiarli freddi al giorno appresso, e pure riscaldati la sera.. 'a matina pe' merenda” . Ingredienti per 4 persone 500 g di fagioli borlotti secchi 1 carota(a piacimento) 1 costa di sedano(a piacimento) 1 peperoncino Brodo vegetale 200 g di pasta formato “ditalini” ( pasta la munuzzaglia) pasta corta mischiata Olio di oliva del cilento Sale Ammollare i borlotti in acqua fredda per 1 notte. Mondare e tritare la carota, il sedano e i 2 spicchi d'aglio, quindi soffriggere in una pentola con un goccio di olio extravergine di oliva del cilento. A questo punto aggiungere i fagioli scolati dall’acqua di ammollo e sciacquati, e coprire con il brodo vegetale. Cuocere dolcemente per 1 ora, salare e cuocervi la pasta per 10 minuti,Aggiustare con chi desidera un po di peperoncino Servire ben calda con un filo di olio extravergine di oliva a crudo del cilento.....buon appetito