SAN GIOVANNIA A PIRO

giovedì 23 gennaio 2020

ALICI M' BUTTUNATE ALLA ''CILENTANA''

Uno delle varietà di pesce presente nella dieta mediterranea, è l'alice...Si presta a tantissime preparazioni, sotto sale, marinate, fritte, a tortino e nella versione , M'BUTTUNATI ( imbottite, impanate e fritte). Naturalmente sono indicatissime in un antipasto, ma ottime anche come secondo piatto.... INGREDIENTI PER CIRCA 20 PEZZI: 40 ALICI PULITE E SPINATE 3 UOVA 2 CUCCHIAIO DI PANGRATTATO PREZZEMOLO(pitrosino) AGLIO TRITATO FARINA(OPPURE IMPANATE NEL PANGRATTATO) PECORINO(OPPURE FORMAGGIO CAPRINO) QUANTO BASTA... PER PRIMA COSA PULISCI LE ALICI, TOGLIENDO ANCHE LE SPINE... POI IN UNA TERRINA METTI LE UOVA,IL FORMAGGIO,IL SALE, IL PANGRATTATO, PREZZEMOLO L'AGLIO TRITATO,L'IMPASTO, SODO MA NON TROPPO,RIEMPI UN ALICE E POI COPRILA CON UN'ALTRA ECCO LE ALICI, VENGONO BUONE ANCHE CON LA PANATURA, MA PASSATELE NELLA FARINA E POI FRIGGITELE... IN ABBONDANTE OLIO...(CILENTANO) ECCO LE ALICI M'BUTTUNATE INFARINATE OPPURE IMPANATE ... A PIACIMENTO UNA SPRUZZATA DI LIMONE

lunedì 29 ottobre 2018

MORTADELLA RIPIENA ( MURTADELLA m'buttunata )

Ingredienti per 4 persone: 8- 10 fette di mortadella a fette un pò più spesse 2 uova 6-7 fette di pane bianco latte q.b. 100 gr di parmigiano grattugiato oppure formaggio di capra stagionato prezzemolo sale pepe olio di oliva del cilento passata di pomodoro 2-3 foglie di basilico aglio cipolla stuzzicadenti Ecco il passo passo degli involtini di mortadella: In una casseruola preparare un semplicissimo sugo con la salsa di pomodoro, l'olio di oliva del cilento e la cipolla,e il basilico, senza soffriggere nulla, regolare di sale e far cuocere per circa 20 minuti. Intanto preparare gli involtini...... Preparate il ripieno in una ciotola sminuzzando la mollica del pane bianco e aggiungendo un po di latte (meglio metterne poco per volta piuttosto che rischiare che il ripieno possa risultare troppo liquido)le uova, il sale, l'aglio e il prezzemolo tritato finemente il pepe, il parmigiano oppure il formaggio caprino Mescolate bene, poi allineate le fette di mortadella e mettete un cucchiaio di ripieno su ciascuna fetta .Richiudete con i stuzzicadenti ogni fetta a bauletto, o arrotolando semplicemente, e poggiatele man mano nella salsa di pomodoro,sempre a fiamma bassa, far cuocere Ancora per una 10 minuti e spegnere. Servire caldi. Se volete col sugo potete condire un buon piatto di ''Pasta '' e non potete immaginarvi che sapore e che profumo!

"Pasta e Fasuli" PASTA & FAGIOLI


"Pasta e fasuli", storia e ricetta del piatto tipico napoletano Pasta e fagioli. Quando nacque questo “magnifico” incontro? Circa 2000 anni fa. Si tratta, infatti, di una pietanza molto antica: all’epoca dei Romani, prima dell’arrivo della pasta secca, erano già presenti le zuppe di fagioli, cucinate con ortaggi e spezie, all’interno delle quali ci si inzuppava il pane. Proveniente dalle cucine dei braccianti e contadini, è un piatto economico e allo stesso tempo nutriente, ricco di carboidrati e proteine. A quei tempi questo legume era consumato abitualmente ma non veniva ritenuto un cibo prelibato. Virgilio lo chiamava “vilem phaseulum” perchè abbondante, non per pochi eletti, e per questo non degno di dare il proprio nome alle illustri famiglie (al contrario di altri legumi: Pisoni-piselli, Lentulo-lenticchie, Fabia-fava). Durante il Medioevo, la facilità della sua coltivazione e le notevoli proprietà nutritive lo resero un alimento del popolo e dei conventi: veniva utilizzato come ingrediente nelle zuppe o come contorno di carni con le quali veniva cotto. In Francia veniva chiamato “mongette”, in Italia “fasselo o fasolo” (da cui la variante dialettale napoletana “fasul”). Esistono diverse varianti regionali di questa pietanza, tanto è vero che non è possibile definire con certezza quale sia la sua origine, ma naturalmente, non poteva mancare la versione napoletana: si tratta, infatti, di uno dei primi piatti più amati dal popolo partenopeo. Una particolarità della versione napoletana è che la pasta viene cotta direttamente insieme ai legumi, invece di essere cotta a parte e poi aggiunta ai fagioli. Con questa preparazione tutto l’amido della pasta, che andrebbe invece perso scolando la pasta, viene conservato. Un’altra caratteristica della versione napoletana è che la pasta deve essere rigorosamente mista (a Napoli si chiama “la munuzzaglia)”, mentre il fagiolo deve essere quello bianco, ovvero il cannellino, che unito alla pasta crea un sugo più denso e cremoso ("azzeccato" in napoletano). A tal proposito, a fine cottura, è importante che la pasta riposi, nel piatto o nella pentola, per qualche minuto prima di essere mangiata. È chiaro dunque, che nella versione partenopea, questo piatto non deve essere assolutamente brodoso. Di pasta e fagioli ne esistono due versioni: c’è chi la preferisce bianca e chi con il pomodorino. Molto popolare, nella cucina napoletana, è anche l'aggiunta delle cotiche o delle cozze per rendere la pietanza più ricca. Che sia bianco, rosso, con le cotiche o con le cozze, si tratta di un piatto talmente buono che si usa mangiarlo anche freddo. Eduardo De Filippo in "Natale in Casa Cupiello" diceva: "Io lo so che quando si fanno i fagioli in casa mia si fanno che possono bastare per tre giorni, perché ci piace di mangiarli freddi al giorno appresso, e pure riscaldati la sera.. 'a matina pe' merenda” . Ingredienti per 4 persone 500 g di fagioli borlotti secchi 1 carota(a piacimento) 1 costa di sedano(a piacimento) 1 peperoncino Brodo vegetale 200 g di pasta formato “ditalini” ( pasta la munuzzaglia) pasta corta mischiata Olio di oliva del cilento Sale Ammollare i borlotti in acqua fredda per 1 notte. Mondare e tritare la carota, il sedano e i 2 spicchi d'aglio, quindi soffriggere in una pentola con un goccio di olio extravergine di oliva del cilento. A questo punto aggiungere i fagioli scolati dall’acqua di ammollo e sciacquati, e coprire con il brodo vegetale. Cuocere dolcemente per 1 ora, salare e cuocervi la pasta per 10 minuti,Aggiustare con chi desidera un po di peperoncino Servire ben calda con un filo di olio extravergine di oliva a crudo del cilento.....buon appetito

giovedì 25 ottobre 2018

BRACIOLE AL SUGO, RICETTA CILENTANA Le ” Braciole al sugo”, che vi faccio conoscere oggi, sono delle fette di carne di ''MANZO OPPURE DI VITELLO, ripiene, arrotolate e cotte nel sugo con il quale, volendo, si può condire anche la pasta – fusilli e cavatelli oppure altro tipo di pasta... Un piatto che nei tempi passati si preparava soprattutto nelle grandi occasioni, accompagnato da pane fresco e tanto vino, raccoglieva tutti intorno ad un grande tavolo. Oggi è un piatto tipicamente servito nei pranzi domenicali. E’ una ricetta tipica della cucina mediterranea e presenta , come ogni piatto tradizionale , mille segreti e mille varianti
Ingredienti : 10 fette di manzo o di vitello 8 cucchiai di pecorino grattugiato 2 spicchio di aglio prezzemolo q.b. 1 cipolla (tropea) 1/2 bicchiere di vino bianco( a piacimento) 800 gr di pomodori pelati oppure passato di pomodoro basilico olio di oliva cilentano Lavate ed asciugate bene il prezzemolo . Tritatelo Pulite e tritate anche l’aglio In una ciotolina mettete il prezzemolo, l’aglio ed il pecorino ed amalgamateli bene. Su un tagliere stendete le fettine di manzo o di vitello, con le mani ungetele leggermente e farcitele con il composto preparato, lasciando liberi i bordi. Chiudete i lembi laterali verso l’interno e poi arrotolate e sigillate con lo spago da cucina o con gli stuzzicadenti. Una volta che le vostre “Braciole” sono pronte potete preparare il sugo. Affettate la cipolla, passate i pomodori pelati con il passaverdura -oppure usate la passata di pomodoro In una casseruola grande rosolate la carne nell’ olio extravergine d’oliva del cilentoa fuoco vivo Abbassate la fiamma ed aggiungeteci la cipolla affettata e lasciatela appassire leggermente , bagnate con il vino e fatelo sfumare. Uniteci i pomodori pelati passati e qualche foglia di basilico. Portate il sugo a bollore e fatelo cuocere per due ore circa o fino a che il sugo si sarà ristretto. A questo punto il ragù di braciole è pronto …. Buon appetitoooooooo

mercoledì 24 ottobre 2018

CIMA DI RAPA E SALSICCIA (FRIARELLO ,BROCCOLETTO INVERNALE )

Salsiccia e ''CIMA DI RAPA'', un vero piatto partenopeo! Rustico, gustoso e ricco di carattere proprio come le migliori specialità napoletane sanno essere. Per friarielli s'intende l'inflorescenza delle cime di rapa, chiamati anche broccoletti invernali Dosi & Ingredienti DOSI PER 4 persone DIFFICOLTÀ bassa PREPARAZIONE 20 min COTTURA 40 min SALSICCIA DI MAIALE N°8 CIME DI RAPA (FRIARIELLI) 5 mazzi SPICCHIO DI AGLIO 2 PEPERONCINO PICCANTE 1-2 OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA DEL CILENTO ½ bicchieri VINO BIANCO ½ bicchieri SALE q.b. Preparazione: Come prima cosa pulite i friarielli: passateli sotto l'acqua corrente eliminando le foglie più gialle, quindi rimuovete le foglie dagli steli. Mettete a scaldare una bella quantità di olio extravergine d'oliva, circa mezzo bicchiere insieme a due spicchi d'aglio e ad un peperoncino spezzettato. Quando l'olio inizia a sfrigolare, aggiungete i friarielli e fateli cuocere a fiamma vivace a padella coperta Vedrete che si formerà del liquido sul fondo della padella, lasciate cuocere i friarielli fino a che non sia completamente evaporato, ci vorranno circa 20 minuti. Nel frattempo dividete le salsicce e bucherellate il budello con un coltello appuntito. Scaldate in padella un giro d'olio con due spicchi d'aglio, quindi unite le salsicce e fatele rosolare per bene. Sfumate, successivamente, le salsicce con il vino bianco e lasciate evaporare l'alcol a fiamma vivace. Protraete la cottura delle salsicce per qualche altro minuto. Scolate le salsicce dal fondo di cottura e passatele in padella con i friarielli; lasciate insaporire per 5 minuti. Serviteli ben caldi.

VERZA , RISO & FAGIOLI

Voglia di minestra? Questa è davvero leggera e gustosa, ottima in autunno o inverno. Se le feste hanno messo a dura prova il vostro organismo, è ora di ritrovare la forma iniziando con il portare in tavola piatti sani e leggeri. Se poi sono caldi come questa minestra, ancora meglio. Ingredienti (per 4 persone circa) 300 gr di fagioli borlotti già cotti 700 gr di verza 150 gr di riso basmati brodo vegetale olio d’oliva del cilento sale e pepe qb a piacimento un peperoncino Preparazione Innanzi tutto lavate la verza e tagliatela a striscie grandi. Mettetela a questo punto in una pentola capiente con del brodo vegetale, quanto basta per lessare la verza senza farla attaccare alla pentola. Sbollentate la verza per circa 5-8 minuti. A questo punto unite i fagioli già cotti (potete usare anche quelli in scatola) e fate insaporire per circa 15 minuti a fuoco medio. Se necessario aggiungete altro brodo (o acqua). Aggiustate di sale e pepe ed infine aggiungete il riso e cuocetelo per il tempo necessario. Servite la minestra calda con un bel cucchiaio di olio di oliva a crudo del cilento.

SCAROLA E FAGIOLI

Fagioli e scarole è una minestra tipica campana, è uno di quei piatti che io definisco "a fini ru' m'unnu" dove il dolce dei fagioli si sposa perfettamente con l'amaro della scarola.E un piatto molto diffuso al sud. Vi consiglio di provarlo. Ingredienti per 4 persone 2 cespi di scarola liscia 400 g di fagioli borlotti già lessati precedentemente 50 g di prosciutto crudo a cubetti( a piacimento) olio DI OLIVA DEL CILENTO q.b. 2 spicchi d'aglio sale e peperoncino q.b. Procedimento Pulire la scarola dalle foglie esterne e sciupate, eliminare il torsolo e le punte e tagliare grossolanamente. Lavare e lessare in acqua salata per 2-3', scolare bene. In una pentola capiente soffriggere i spicchi d'aglio tritato, il peperoncino e i cubetti di prosciutto in un giro d'olio, Unire le scarole e lasciare insaporire per qualche minuto, aggiungere i fagioli con la loro acqua di cottura, mischiare per bene, coprire e far cuocere fino a quando le scarole saranno cotte. Regolare di sale e mangiare con fette di buon pane casareccio tostate e un filo d'olio crudo del cilento La zuppa deve risultare morbida e non asciutta e va mangiata bella calda.